Tutti fuori comincia così:

Nel febbraio 2014 dall’esperienza di alcuni educatori che da tempo lavoravano in contesti socio-educativi: Susetta Sacchi, Tristano Redeghieri, Elisabetta Rabaglia, Ida Fusoni e Massimo Mappa.

L’obiettivo era ricercare una modalità lavorativa che permettesse di vivere una relazione significativa, di creare un benessere personale e collettivo.

Sperimentare nuove modalità educative, la semplicità, l’utilità
e il piacere che la natura può dare.

Tutti Fuori ha iniziato a promuovere esperienze socio-educative e ludico-ricreative a contatto con la natura: animazioni green, incontri, laboratori, corsi e campi estivi. Legandoci alla rete delle Scuole Naturali e partecipando a formazioni, abbiamo aggiunto alla nostra esperienza competenze professionali legate all’outdoor education.

Nel 2015 è nata La Tana in Campagna, servizio per l’infanzia ispirato all’educazione outdoor e alla pedagogia degli asili nel bosco.
Con lo stesso approccio, nel 2018 sono nati i LEN (Laboratori Esperienziali in Natura) e stiamo progettando la nostra scuola primaria CreAttiva.

CONNESSIONE NATURALE

Tutti noi abbiamo un bisogno vitale di contatto con la natura, il bosco, i prati, l’acqua, la terra, gli animali.
Abbiamo bisogno di sentirci parte di un unico grande mondo che segue ritmi e modalità scandite con maestose e continue mosse.

Tutti Fuori vuole offrire la possibilità di fare esperienze in questo contesto per connettersi con la natura, concedersi il tempo per farlo in sintonia con il territorio e in armonia con la stagionalità come base significativa del nostro benessere personale e collettivo.

APPROCCIO ESPERIENZIALE

I bambini “non pensano ad imparare a fare cose” ma a farne esperienza diretta, nel modo unico in cui loro si esprimono. Svincolati dalla routine quotidiana ci si apre ad infinite possibilità creative ed esplorative. Siamo convinti che un bambino che a quest’età si muove bene, che cresce in armonia con e nella natura, che viene stimolato adeguatamente proponendo esperienze che partono da ciò che lui sa fare a difficoltà graduali, che ha conoscenza e consapevolezza del proprio corpo, che ha la possibilità di esprimersi in piena libertà, sarà un bambino forte, capace e felice.

Crediamo in un bambino non solo come destinatario di cure ma come protagonista, portatore e costruttore di diritti, esploratore, ricercatore.
Un bambino competente, ottimista, affascinante e divertente, un bambino da ascoltare, osservare e incontrare, che possa avere lo spazio per essere sempre al lavoro e per fare domande.

EDUCAZIONE EMOZIONALE

L’educazione emozionale è un modo di stare nella relazione.
È un ascolto che è principalmente accoglienza dell’altro e delle sue emozioni. È il modo di accompagnare a prendere consapevolezza delle proprie emozioni e di come gestirle.

”Riteniamo fondamentale per la crescita del bambino occuparsi della dimensione emozionale “non tanto per permettere il pieno dispiegamento del nostro potenziale cognitivo ma perché la strada che porta alla felicità passa attraverso sentieri in cui il saper gestire le emozioni diviene un bagaglio fondamentale per affrontare quel bellissimo viaggio che si chiama vita”

(Paolo Mai “La gioia di educare”).